Restauro pavimento
L’attuale pavimento della navata è in marmo e non è quello originario ma copre l’antico pavimento in graniglia colorata, così come è stato per il presbiterio. Nella navata, quindi, si vuole intervenire alla stessa maniera che nel Presbiterio, vale a dire istallando l’impianto di riscaldamento radiante a pavimento, previa rimozione senza recupero del pavimento posticcio in marmo, rimozione del sottostante pavimento in graniglia originario, con recupero dello stesso a seguito di opportuna fase di numerazione e catalogazione dei singoli pezzi che lo compongono, e suo rimontaggio finale, a impianto di riscaldamento istallato e collaudato. Una serie di indizi e verifiche preliminari, durante i restauri del presbiterio, confortati da documenti fotografici di epoca precedente all’istallazione del pavimento in marmo, tenuto conto che questo fu posato simultaneamente sia nell’area del presbiterio che in quella della navata, quindi secondo le stesse tecniche e procedure, lasciano presupporre con quasi assoluta certezza l’esistenza del pavimento originario in graniglia al di sotto di quello posticcio
Impianto termico
L’impianto termico in un luogo di culto coinvolge competenze liturgiche, artistiche e tecniche. Ma anche l’aspetto tecnico è a sua volta multidisciplinare, in quanto al problema impiantistico si associa quello conservativo, che a sua volta coinvolge il microclima locale, l’impatto sulle persone e sui manufatti, l’inquinamento ambientale e la velocità di deposizione di fumi e polveri sulle superfici, l'eventuale formazione di fenomeni di degrado biologico. La presente relazione illustra l’impianto tecnologico termico previsto per riscaldare la Navata. L’obiettivo generale è quello di dotare la chiesa di un ambiente confortevole per tutte le attività che vi si svolgono normalmente ma anche per le future attività di cui al Bando e contemplate nel Progetto candidato. Nello specifico l’obiettivo è di garantire un risparmio energetico ed un minore impatto ambientale sul territorio. Gli impianti dovranno essere realizzati in ogni loro parte e nel loro insieme in conformità alle leggi, alle norme, prescrizioni, regolamentazioni e raccomandazioni emanate dagli enti, agenti in campo nazionale e locale, preposti dalla legge al controllo ed alla sorveglianza della regolarità della loro esecuzione. Gli impianti dovranno rispondere alle vigenti disposizioni legislative, nonché alla Normativa UNI.Il nuovo sistema di riscaldamento della chiesa sarà costituito da pannelli modulari radianti, posati al di sotto della pavimentazione, con serpentine in polietilene estruso sufficienti a garantire un’alimentazione a bassa temperatura a regime nell’ordine di 30 – 35 °C. Il sistema impiantistico, opportunamente inserito sull’intera superficie pavimentale della navata, secondo le modalità tecniche indicate dagli elaborati tecnici di dettaglio, prospetta la prassi comune di isolamento del pavimento alla dispersione e si configura con caratteri tecnici di buona adattabilità, reversibile e flessibile. Progettato in funzione di offrire una opportuna suddivisione della superficie radiante in “sottozone”, alimentate singolarmente con l’adozione del sistema modulare, le prestazioni dell’impianto sono progettate per l’ottimizzazione dei costi di consumo del carburante, e per la creazione di un gradiente termico ottimale rispetto l’altezza interna dell’edificio. Le opere previste dal Progetto per l’installazione degli impianti di riscaldamento vengono illustrate nel dettaglio dagli elaborati tecnici del progetto dell’impianto termico.