La Cappella S. Maria del Principio e il più antico ed importante luogo di culto della comunità di Montrone. La sua origine si confonde con quella del paese.
Sotto l'attuale piazzale della cappella, stando alla tradizione, un prete greco, congiunto del fondatore di Montrone, Roni, dipinse verso il Mille la Vergine che fu chiamata «del Principio». L'attuale cappella fu costruita nel 1086 ed ingrandita verso il 1521 dal barone Giambattista Galeoti che fece aggiungere due altari laterali e vi fece trasportare il dipinto dalle grotte. Da allora si è festeggiata la Madonna nella prima domenica di settembre di ogni anno. Ma da tempo imprecisato si festeggia la Madonna della Pietà.
Il quadro della Madonna del Principio dovette essere ritoccato da mano inesperta; anche tutta la cornice e la parte superiore dell'altare maggiore di pesante stile barocco sono State recentemente alleggerite.
Il popolo montronese ha perduto la grande venerazione che avevano i nostri padri verso quell'immagine ritenuta miracolosa.
Secondo infatti quanto si legge in una memoria del domenicano Vincenzo Furietti, dei principi di Valenzano e signori di Montrone, scritta il 23 settembre 1668, la Madonna del Principio mostrò la sua particolare protezione con un miracolo nel 1656, anno in cui la peste devastò la nostra terra. La mattina del 16 agosto di quell'anno la Vergine apparve lacrimante ai fedeli che non seppero allora rendersi conto di quanto avveniva. Ma la sera un grave incendio stava per distruggere i cereali ammassati sull'aia, quando un improvvrso acquazzone a ciel sereno spense le fiamme.
La popolazione capì allora il motivo del pianto della Madonna e corse alla cappella per ringraziarla. Da allora i fedeli dei paesi vicini in gran numero vennero a venerare la Madonna miracolosa.
Anche questa pia memoria è stata dimenticata dal popolo.
Come già si è detto, la cappella dovette funzionare da chiesa madre finquando non fu costruita l'attuale. Sul soffitto della cappella era appeso un grande quadro (m.2.10 per 1.75) rappresentante la Natività, datato ll34 e restaurato nel 1979, forse di pittore locale, di educazione bitontina, della scuola di Salvator Rosa o di Nicola Gliri.
Trasformazione della Cappella
La Cappella della Madonna del Principio non è solo l'origine della Comunità religiosa di Montrone ma punto di riferimento anche per la Comunità civile.
La casa adiacente a l'attuale sacrestia era la sede comunale. In seguito fu costruita prima una piccola parte della Chiesa sulla piazzetta antistante, dove avvenivano alcune sedute di popolo, poi ingrandita nel l52l all'attuale dimensione.
Nel 1931 fu ripitturata e restaurata dal Comune.
Nel 2002 è iniziato il restauro attuale con una nuova pavimentazione e un sistema di aerazione per impedire l'umidità che aveva quasi distrutto l'intonaco sulle pareti e sulla volta.
I lavori sono stati realizzati con il contributo della Regione Puglia sotto la direzione dell'Architetto Mario Bruno.
Nel 2003 è stata rifatta con nuova pitturazione. Tutti gli intonaci del soffitto e delle pareti sono stati restaurati; inoltre è stato tolto tutto l'intonaco esterno e riportata la facciata al tufo a vista come in origine, riprendendo tutta la sua naturale bellezza e semplicità. E' stato anche installato un sistema di allarme per i quadri che abbelliscono la Chiesetta.
I lavori sono stari eseguiti dalla Ditta Don Vito di Adelfia.
La confraternita di S. Maria del Principio.
Di detta confraternita, che ha sede nella cappella più antica di Montrone, non si hanno notizie sulla origine e sui primi anni. purtroppo i registri e le carte conservate sono ben poche; ne risulta detta confraternita approvata dalla autorità civile, come invece le altre due; di essa c'è soltanto un regolamento approvato dall'arcivescovo di Bari, mons. Pedicini, il giorno di San Trifone del 1882. C'è pure un bel registro delle conclusioni dal 1890 e quello di contabilità dal 1888.
Per fortuna dai registri dell'arciconfraternita del Santissimo sappiamo che la confraternita del Principio già viveva all'inizio del 1700, giacche sono riferiti i nomi dei priori
Domenico Abbatecola nel l719,
Giuseppe Angiulo nel 1728,
Leonardo Paladino nel 1733.
Nel 1747 don Vito Abbatecola, lettore in teologia, vicario foraneo, dirigeva nella cappella la «Congregazione dei secolari», fondata da padre Domenico Bruno, della Compagnia di Gesù.
Nella piccola sagrestia si conserva copia della pergamena sull'origine di Montrone, scritta da don Cataldo De Nicolai nel 1757, trascritta al tempo del segretario Trifone Chiechi (5-aprile-1896) dall'originale acquistato dal Comune di Montrone.
Di due date importanti si può vantare la confraternita: l'8 gennaio 1891 veniva incoronata l'immagine della Madonna con corona d'argento, donata dalla signora Francesca Campagna di Vito, alla presenza di mons. Antonio Lamberti, vescovo di Conversano, amico di don Giovanni Angiuli, padre spirituale della confraternita. L'avvenimento è ricordato da una foto conservata nella sagrestia.
L'altra data importante fu il 29-giugno-1913, giorno in cui, su proposta dell'insegnante Giuseppe Macchia, amministratore della famiglia marchesale, venivano nominati soci onorari i membri della famiglia marchesale, il conte Giuseppe Siciliano di Rende, il duca e la duchessa di Airola, 1'on. Luciani di Acquaviva, il sen. Guaccero di Triggiano, l'avv. Vincenzo Roppo di Loseto (1879-1938), il duca Carmelo Vasaturo, la marchesa Luisa Gaetani d'Aragona ed il nostro Grand'Uff. Antonio Cafaro.